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domenica 4 marzo 2007

CubaViva 2007: Sabato 17 Febbraio

Non sembra quasi vero... siamo già a 17 Febbraio, il giorno della partenza per Cuba! La valigia è pronta, il peso controllato al grammo, la digitale carica, le batterie sono pronte e finalmente si parte! Il ritrovo è all'una emezza allo stadio, davanti a casa Del Tongo. Arriviamo puntuali come sempre, ci salutiamo anche se le facce sono assonnate. Ognuno scende la sua valigia, alcune delle quali così ad occhio superano abbondantemente il peso (come quella specie di frigorifero della Valentina!!).Ecco l'autobus (non previsto dalla gita ma prontamente ogranizzato da noi), sistemiamo le valige e saliamo. Siamo tutti... no, manca Davide! Incredibile, eppure è sempre il primo... Dopo cinque o sei telefonate a lui e all'Azzurra con le solite risposte ("Siamo per strada" lui, "stiamo per partire" lei...) alle due arrivano!

Finalmente si parte!

A Firenze Certosa raccattiamo i nostri compagni di Siena e Grosseto (tra cui Fruttina Maria e Matteo/Teo d'Oro DJ, che si porta dietro la sua inseparabile consolle) e ripartiamo. Il viaggio procede tranquillo tra racconti di qualche valigia esagerata e dormitine, finchè alle sette e mezzo siamo all'aeroporto di Malpensa. Ci accampiamo nel mezzo della sala principale e umno alla volta ci facciamo involtare le valige con il cellophan protettivo (7 euro, ma comprende anche un'assicurazione). Nel frattempo Marcello sbriga le pratiche per avere la carta d'imbarco e il visto per entrare a Cuba. Qualche problema viene fuori ma tutto si risolve prontamente. In questo momento conosciamo un personaggio che ci accompagnerà per tutta la vacanza: il mitico Frasca! Inizia a distribuire le magliette del SalsaWeek (già perchè la nostra vacanza è inserita nel SalsaWeek Holidays) ma le misure finiscono alla svelta! Per avere ognuno la sua taglia c'è voluto fino all'ultimo giorno :-)

Ecco finalmente Marcello con tutti i documenti: ci regalano anche un marsupio della Brixia Viaggi molto comodo per tenere tutti i fogli. Ci mettiamo in coda per il check-in e fra una chiacchiera e l'altra il tempo passa senza problemi. Il peso delle valige di tutti è calcolato al grammo e non abbiamo problemi... quasi tutti perchè il Cresti si presenta con un bagaglio a mano più grosso della valigia!! Con un po' di smercio di magliette agli altri comunque si sistema tutto e finalmente abbiamo i nostri biglietti per salire in aereo!

Dopo una breve colazione ci avviamo verso i metal detector: boccette con i liquidi in bustina e via! Ci fanno togliere pure le cinture... dopo essersi rivestiti eccoci di fronte al nostro gate pronti per l'imbarco: sono le dieci e trenta precise, ora in cui doveva partire il nostro volo se non avesse una quarantina di minuti di ritardo :-(Vabbè aspettiamo, ma il tempo vola e dopo poco siamo ai nostri posti in aereo! Siamo quasi tutti nella stessa zona e si inizia già a fare un po' di casino. Il decollo è spettacolare, l'accelerazione ti spinge sul seggiolino e dai finestrini si vede il paesaggio sempre più piccolo.. il tempo sembra non passare mai ma finalmente dopo ore e ore di volo si intravedono sotto di noi le prime isole caraibiche: che spettacolo!

Barriere coralline, mare verdissimo, isole a prima vista incontaminate.. le prime che inc
ontriamo solo le Isole Turks e Caicos, una colonia britannia fino ad ora sconosciuta per me :-) Però sono bellissime e ci fanno passare subito la stanchezza per tutto il viaggio fatto fino ad adesso!

Dopo poco iniziamo a scendere per fare scalo ad Holguin, città nel sud di Cuba dove rimaniamo fermi tre quarti d'ora. Il primo impatto con Cuba non è stato un granchè: tempo grigio e nuvoloso, vento e qualche goccia di pioggia. Ma siamo fiduciosi, L'Avana è lontana da qui e probabilmente (speriamo) là il tempo è diverso. Si riparte, altro decollo (fortissimo!) e dopo quaratnta minuti eccoci finalmente all'aeroporto José Martì, situato a circa un'ora di pullman da L'Avana e anche dal nostro albergo, il Club Atlantico a Playa del Este.

Scendiamo che è notte (anche se abbiamo guadagnato sei ore di fuso orario), passiamo tutti i controlli (curioso l'impiegato che controlla il passaporto: sta dieci minuti a fissarti e fa sempre una faccia come dire "mah... non sei mica te..) e arriviamo al nastro trasportatore delle valige, dove appaiono subito le nostre! CI sono tutte ed in perfette condizioni, meno male! Ne approfittiamo per cambiare un po' di euro in Pesos Convertibili (la moneta usata a Cuba dai turisti - i cubani usano il Peso Cubano che non vale praticamente niente).

Ci avviamo verso l'uscita e qui troviamo subito Francesco, il nostro contatto della Brixia Viaggi e animatore del Club Atlantico. Ha un accento che non sembra proprio cubano, e infatti è bergamasco!!! Finalmente usciamo dall'aeroporto ed ecco che incontriamo la prima macchina caratteristica di Cuba: una Peugeot 206!!! Ancora non ho capito perchè, ma oltre alle macchina americane anni '50 e alle machcine russe anni '80, ci sono un sacco di Peugeot 206... se qualcuno sa perchè lasci pure un commento grazie!
Un autobus extralusso ci attende per accompagnarci a destinazione, e subito ci colpice l'autista ha un sigaro gigantesco (almeno 25cm!) e come dice anche Francesco, è la fotrocopia di Mr. T dell'A-Team!! Il suo unico commento a una delle nostre ragazze dopo aver visto tutte le sue valige è "ma che fai vieni a vivere qui?"

Durante il tragitto aeroporto-Club Atlantico facciamo conoscenza con Gia
nluca Grossi, responsabile di Arc-en-Ciel che organizza il SalsaWeek. Ci dà subito qualche informazione sulla settimana che ci aspetta e qualche raccomandazione in generale su Cuba. Mentre parla fuori vediamo.. poco e niente perchè le strade non sono illuminate come da noi. Ma nei rari punti con dei lampioni finalmente scorgo qualche auto spettacolare, mastodontica, incredibile!

Arrivati al Club Atlantico facciamo velocemente la registrazione alla reception e poi tutti a tavola! Ci colpisce subito la cucina, molto varia e capace di accontentare tutti i gusti... e poi a quell'ora (se non ricordo male erano le dieci passate) tutto andava bene! Dopo cena saliamo in camera con la promessa di riscendere: promessa mantenuta da pochi impavidi che si ritrovano al bar a bere qualcosa :-) Appena decidiamo di andare a letto se ne esce Matteo (Teo d'Oro DJ... ci siamo portati il DJ da casa per essere sicuri!) che vuole mettere un po' di musica.. alle 2 di notte!Come prima giornata non c'è da lamentarsi :-)

Dal vostro corrispondente a Cuba è tutto per oggi!

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